La mitologia romana, riconosce Giunone come la dea romana protettrice del matrimonio, tra gli dei romani ha occupato una posizione importante come parte della Triade Capitolina, come una divinità del matrimonio è stato riconosciuto anche come una rappresentazione della maternità.
Giunone, dea romana del matrimonio e della maternità
Figlia dignitosa della dea Ops e Saturno, sorella di Giove, con la quale si sposò in seguito e ebbe tre figli di nome Marte, Ilytia e Vulcano. Per i romani, la dea Giunone era una delle divinità più importanti perché rappresentava la forza della vita e l’origine stessa del matrimonio e della maternità, oltre ad essere una delle più grandi divinità della religione romana.
La credenza di un popolo
I Romani attribuirono a questa dea nomi e significati diversi, ma ognuno di loro direttamente legato al senso principale della famiglia, alcuni dei nomi, funzioni e significati attribuiti sono:
- Domiduca: cosa significa portare la sposa in una nuova casa
- Cinxia: come quella che perde la cinghia della sposa
- Interduca: quella che guida la sposa al matrimonio
Ognuno di questi significati è direttamente legato a ciò che è proprio del matrimonio e anche la concezione o la maternità come il significato che danno a Cinxia.
La dea Giunone nella religione romana
Come una celebrazione religiosa appare nel calendario romano il primo marzo, perché in questa data c’è stata una grande festa chiamata matronalia che si è tenuta in onore della dea del parto e della maternità o come lei era chiamata “colui che porta i bambini alla luce”. La sua somiglianza con Hera nella mitologia greca, moglie di Zeus, madre di Ares, Ebe, Efesto, Iris, e Ilia è dovuta al fatto che la mitologia romana aveva un’appropriazione religiosa di divinità greche, per questi motivi è comune trovare divinità che soddisfano le caratteristiche degli altri sotto nomi diversi.